folder novità 6 - novembre 2009 |
Svetislav Basara Il falso storico è quello del ritrovamento a Cipro di un manoscritto nel quale un anonimo scrittore racconta i giorni di soggiorno di Friedrich Nietzsche nell’autunno del 1892 nell’isola, dove il filosofo si è rifugiato nel tentativo di liberarsi dall’influenza malvagia di Richard Wagner. In questa saga della finzione Nietzsche appare come un uomo mite, ossessionato da un demoniaco Wagner. Da questa invenzione letteraria prende le mosse Svetislav Basara per scrivere un romanzo folle e affascinante, dove il vero e il falso si mescolano, i documenti reali sono contraddetti da documenti apocrifi, inserti filosofici tratti dalle opere di Nietzsche sono piegati a supporto di tesi insostenibili. L’ironia devastante di questo grande romanzo satirico non si placa mai, Basara procede a colpi d’ascia, chiudendo l’opera con una serie di testimonianze (finte, naturalmente) di uomini eminenti su Nietzsche: Gillo Dorfles, Günter Grass, Salvador Dalí, Sigmund Freud, Andy Warhol, Emil Cioran, fino a un fulminante John Wayne. Svetislav Basara, nato nel 1953 a Bajina Bašta in Serbia occidentale, alla frontiera bosniaca, è uno dei più grandi scrittori della letteratura serba. Autore di più di venti opere letterarie, romanzi, saggi, ha ricevuto numerosi premi tra i quali il premio NIN per il migliore romanzo breve pubblicato in Serbia nel 2006, Uspon i pad Parkinsonove bolesti (Ascesa e caduta del morbo di Parkinson). Il suo romanzo Fama o biciklistima (Quel che si dice dei Ciclisti Rosacroce) è stato proclamato nel 1988 dai critici serbi uno dei dieci romanzi migliori degli anni Ottanta. Cosmografie 65 ISBN 978-88-497-0650-5 Prezzo: euro 17,00 Pagine: 300 Categoria: letteratura balcanica
Johann S. Lee paternalistica e autoritaria dei nostri giorni. Racconta, senza enfasi alcuna, una storia semplice e complicata allo stesso tempo: le vicende sentimentali di un giovane che scopre di essere omosessuale. Chris, un padre assente e alcolista, una madre autoritaria segnata dalla vita, ripercorre gli eventi dell’adolescenza, i giochi con la sorella tammie, interrompendo il t racconto con stralci dolorosi sulla morte del padre per leucemia. In un diario Chris annota la sua “educazione sentimentale”, gli amici, la vita militare, i viaggi a Sidney, l’amore delicato per Samuel e la morte di quest’ultimo per AIDS trasmessogli da una fatale trasfusione in seguito a un incidente d’auto. Scritto con deliberato stile familiare, quasi confidenziale, dando libero sfogo a sentimenti delicati. Chris ha la capacità rara di una sincerità sublime. Jhoann S. Lee è nato nel 1971 a Singapore. Giovane autore emergente, ha già pubblicato diversi Nuove Lune 24
ISBN 978-88-497-0654-3 Prezzo: euro 16,00 Pagine: 240 Categoria: letteratura straniera/ Estremo Oriente
dell’esperienza letteraria montenegrina, presentare i momenti di spicco della sua produzione letteraria. Gli autori presenti nella raccolta si sono affermati in tre diversi stati, in ambienti non definiti e uniti culturalmente con metodi violenti. hanno plasmato le proprie voci in circostanze inusuali. Forse è per questo che i prodotti letterari montenegrini possiedono una certa nota “esotica”: davanti al lettore si trovano testi finora non tradotti scritti da eremiti letterari sia balcanici che mediterranei. Per questo, forse, ma anche per via dell’evidente discontinuità, qui non si hanno molti punti omogenei. Infatti, la mappa letteraria montenegrina è alquanto frastagliata, e ciò rende difficile parlare di costanti. Le opere di questa raccolta, nella maggior parte almeno, contribuiscono a plasmare un nuovo rapporto nei confronti dell’eredità universale, rapporto che a volte diventa il motore di nuove energie creative. Cosmografie 66
ISBN 978-88-497-0652-9 Prezzo: euro 13,00 Pagine: 130 Categoria: letteratura straniera/letteratura balcanica Raffaele Gorgoni dalla edificante aura del martirio di chi preferì la morte all’abiura della propria fede. Ma fu proprio così? un uomo fortunosamente scampato al massacro si aggira per l’Europa per trovare le ragioni ud i tanta ferocia, per svelare il mistero di quello che, da subito, gli appare come un vero e proprio atto di terrorismo. tra immense biblioteche, povere locande e palazzi apostolici; tra principi, zingari, alti prelati t e spie; tra Roma, Firenze, Venezia, Belgrado e Cracovia; nell’Europa violenta e crudele, tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, l’uomo, sopravvissuto alla strage di Otranto, valuta indizi, accumula tracce, decifra segni. tutto è ambiguo e contraddittorio. t Le tessere che raccoglie non combaciano come nel sontuoso mosaico della cattedrale di Otranto. La verità è piuttosto una chimera cangiante e sfuggente. Ora un’intuizione l’avvicina, ora un’altra la sfuma. Quella che resta è un’amara considerazione che attraversa i secoli e giunge fino a noi con sorprende attualità.a. Raffaele Gorgoni, giornalista, è inviato speciale della tgr Rai. t ha pubblicato Periferia Infinita - Storie d’altra Mafia, Lo Scriba di Càsole, L’Oratorio della Peste, Communism, bed & breakfast. Cosmografie 67
Daniele Giancane (a cura di) raccolte precedenti (da Calvino a Bronzini); ci si potranno rilevare somiglianze e – a volte – quasi identità, ma si è cercato di non ripetere il già fatto (riportare fiabe già raccolte dagli studiosi precedenti), bensì di aggiungere un corpus di nuove fiabe. La ricerca è stata effettuata sul campo, ovvero intervistando gli anziani, che si sono mostrati disponibili al racconto e sono i veri protagonisti di questo lavoro: quasi tutti ultraottantenni, sono gli ultimi rappresentanti di un mondo che non c’è più, ultime memorie storiche che ci trasmettono lacerti di un passato ormai remoto (o che rivive – oggidì – in altra forma) e che merita, in ogni caso, di essere conosciuto perché si può elaborare il futuro se si conosce il proprio passato. Leggendo le quasi cento fiabe di questa raccolta, ci ritroveremo molti luoghi e personaggi e temi della fiaba tradizionale (quella dei Grimm, soprattutto) e della fiaba pugliese tout court: figure di santi molto umanizzati (tendenti persino all’errore o al vizio), diavoli furbi ma spesso gabbati, il personaggio-morte sempre in dialogo dialettico con gli uomini, monaci a caccia di belle ragazze, personaggi minuscoli come Ghiemmeriedde, Gomitolino, Vongoletta (sulla scia di Pollicino). Nuove Lune 23
Anna Belozorovitch (Vincitore del Concorso nazionale aspirazioni. Vivono la modernità, ma sono inseriti in un mondo astratto, senza nomi di luoghi, senza indirizzi o titoli. Quattro giorni. Senza spiegazione razionale, il denaro scompare in ogni sua forma, da ogni luogo in cui si possa trovare. Può essere una psicosi collettiva o un evento magico: ciò non fa alcuna differenza, nel mondo astratto. Ma questo evento trasforma, in brevissimo tempo, la vita di ognuno. Lo porta altrove, a esplorare il proprio limite, a perdersi, a incontrare qualcuno o a uccidere. L’assenza di denaro e l’assenza di risposte concede una libertà inquietante a chi aveva sempre vissuto nella paura, e toglie dalla prigionia chi vi si trovava da anni, per motivi non meno surreali. I quattro personaggi si incontreranno e, in un modo o nell’altro, trasformeranno a vicenda le vite di ognuno. Ma la libertà, la paura, il conformismo, il caos, non avranno mai lo stesso effetto. Anna Belozorovitch è nata a Mosca, ma ha vissuto in Portogallo e in Italia, dove si è stabilita nel 2004. Sin da bambina ha scritto poesie, racconti, romanzi, prima in russo, poi in portoghese, infine in italiano, diventata la sua lingua principale. ha pubblicato Anima Bambina (2005), L’Uomo alla Finestra (2007), 5 Passi (2008). Nuove Lune 10
La storia della nostra civiltà, le nostre che hanno costruito la nostra civiltà. L’obiettivo di quest’opera è quello di illustrare da un punto di vista storiografico e antropologico rigoroso, ma accessibile a tutti, l’evoluzione dei paesi e dei popoli che dalla Grecia alla penisola iberica e dall’impero cartaginese alla Gallia si affacciavano sulle rive del Mediterraneo dal III secolo a.C. al III secolo d.C. All’analisi di quest’arco temporale si aggiunge quella riguardante il Medio Evo (dal 350 al 1450), periodo in cui il Mare Nostrum ha prima subito molte invasioni provenienti dal Nord e dall’Oriente e in seguito, a partire dall’XI secolo, è stato teatro di riorganizzazione di tre poli che se lo divisero in diverse aree di influenza fino all’estrema periferia: la cristianità d’Occidente, l’impero bizantino, gli stati musulmani. Chiude questo corposo progetto editoriale l’analisi del periodo contemporaneo in uno scenario in cui la seconda guerra mondiale ha smantellato gli antichi stati coloniali aprendo all’indipendenza dei nuovi popoli sino alle situazioni conflittuali nei Balcani e al problema della democrazia in Medio Oriente. Verba Mundi 74
Francesco De Raho Opera importante quanto poco conosciuta, Il tarantolismo nella superstizione e nella scienza è il risultato di una ricerca che anticipava di oltre cinquant’anni l’approccio di Ernesto de Martino al problema del tarantismo, di cui non si viene a capo se non si pone la necessaria attenzione alle credenze, ai saperi, alle pratiche della cultura popolare. un giovane u aspirante medico, Francesco De Raho, nei primi anni del Novecento, si misura con l’etnografia, raccoglie storie di tarantati, fornisce testimonianze, analizza dati, pubblica delle fotografie: giovani donne tarantate corrono e danzano intorno alla stanza aggrappate a una fune che pende dal soffitto… Anna Belozorovitch è nata a Mosca, ma ha vissuto in Portogallo e in Italia, dove si è stabilita nel 2004. Sin da bambina ha scritto poesie, racconti, romanzi, prima in russo, poi in portoghese, infine in italiano, diventata la sua lingua principale. ha pubblicato Anima Bambina (2005), L’Uomo alla Finestra (2007), 5 Passi (2008). Francesco De Raho nacque a Lecce nel 1888 e si laureò in medicina a Roma nel 1906 con una tesi intitolata Il tarantolismo nella superstizione e nella scienza, che pubblicò due anni dopo. Esercitò la professione medica per poco tempo, perché fu costretto ad occuparsi dell’azienda agricola di famiglia, abbandonando molto a malincuore gli studi, per i quali avvertiva una forte vocazione. Quella sua opera incontrò, a distanza di tempo, l’interesse di Ernesto de Martino all’epoca della ricerca sul tarantismo, nel 1959. De Raho morì nel 1961, dopo una malattia che gli diede il tempo di distruggere i propri manoscritti. Astrolabio 27
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