Aleksandar Prokopiev
Il voyeur
Uno sguardo intelligente e arguto sulla sessualità e l’ossessione
Uno scrittore alle prese con quello che sembra essere il romanzo della sua vita scrive racconti erotici per sopravvivere. Un ingegnere macedone viene assoldato da una ditta americana per partecipare ai lavori di ricostruzione del paese dopo la guerra. La giovane Jana è l’inconsapevole oggetto del desiderio di un uomo ben più grande di lei, che in passato è stato innamorato di Maria, sua madre. Nel romanzo di Prokopiev, i vari personaggi si sovrappongono e si confondono, in una narrazione tutta al presente in cui i piani temporali – la Skopje degli anni ’60 e il periodo successivo al recente conflitto macedone – si intersecano creando un’atmosfera di corrispondenza e sovrapposizione, un mondo onirico dell’ossessione in cui tutto alla fine ha un suo significato.
Aleksandar Prokopiev (Skopje, 1953), scrittore e saggista, ha pubblicato i seguenti libri di racconti: Il giovane maestro del gioco, ...Ovvero..., Navigare verso il Sud, Ars amatoria, 77 antiistruzioni per l’uso personale, e i seguenti saggi: Ma, il Calimacco fu postmodernista, anche lui?, I viaggi della fiaba, Il Babele postmoderno. I suoi racconti sono stati tradotti in diverse lingue.
Cosmografie 55
ISBN 978-88-497-0543-0
Prezzo: euro 12,00
Pagine: 120
Categoria: letteratura balcanica
Gianni Tursi
Voglio dirti
Un intrigante romanzo d’amore nello spietato mondo dell’alta finanza
Gianni Tursi è nato a Taranto e vive tra Milano e Bari.
Giornalista professionista (ha lavorato all’Ansa, alla Gazzetta del Mezzogiorno, al Messaggero), è stato poi affascinato dal mondo dell’impresa e della finanza. Ha occupato posizioni di vertice in grandi aziende italiane. Il suo è un ritorno divertito al mondo della scrittura. Questo è il suo primo romanzo.
Nuove Lune 16
ISBN 978-88-497-0465-5
Prezzo: euro 14,00
Pagine: 180
Categoria: letteratura italiana
Nella Milano dei salotti degli anni ’90 la vita è veloce, i soldi facili, le illusioni sono più affascinanti della realtà. Il Dottore, il protagonista di Voglio Dirti incarna questo mondo.
Il Dottore non ha nome perché la sua identità va svelandosi con il crescere della storia, anche attraverso il costante rimando all’immaginario dell’autore, sempre sospeso tra racconto e citazione, tra reale e romanzo.Milano, Parigi, Berlino, Costa Azzurra e Saint Barth sono i luoghi di questo racconto che vede il Dottore come indiscusso mattatore, dotato del giusto cinismo, arma che usa per attaccare ma anche per schernirsi. Le donne lo adorano, gli uomini di potere gli fanno la corte, lui non teme la ribalta, ma la verità è un’altra: si sente profondamente solo. A riflettori spenti i suoi occhi tornano tristi, la sua anima non sa cosa farsene del successo. Ed è proprio quando chi non si è mai fatto prendere cede all’amore, che i guai incominciano. Una storia appassionante, che a tratti lascia col fiato sospeso, che procede seguendo i rapporti sempre difficili tra uomini, donne, mariti, fidanzate e amanti. Un romanzo che racconta l’epoca in cui l’apparire si sovrappone all’essere, fino a non poterne riconoscere le differenze.
Kama Sywor Kamanda
Fiabe africane
L’Africa: la sua magia, i suoi miti, la sua tradizione
Queste fiabe, oggetto di apprezzamento da parte di pregevoli rappresentanti della letteratura internazionale, quali Mario Luzi, Eugène Ionesco, Léopold Sédar Senghor e altri, riflettono tutte le ricchezze spirituali di cui l’autore ha potuto impregnarsi nel corso degli anni. In esse, l’umanesimo diventa realtà nella condivisione di valori, sogni e aspirazioni. Tutte le passioni vi trovano la più sublime espressione.
Un viaggio verso un altrove sempre più magico e più ottimista, che si indirizza a uomini e donne di tutte le età e di ogni ceto sociale. Ciascuno vi troverà gli elementi necessari a soddisfare la propria curiosità intellettuale e umana.
Nato a Luebo (Congo) nel 1952, Kama Sywor Kamanda vive a Lussemburgo. Autore di poesie, oltre che di fiabe, racconti e romanzi, è riconosciuto come uno dei più grandi poeti africani. Di antiche origini egiziane, è a giusto titolo erede della memoria di questo continente. Ha vinto importanti premi letterari ed è tradotto in numerose lingue. In Italia ha pubblicato: Le miriadi di tempi vissuti, poesie (prefazione di Mario Luzi), 2004; La stretta delle parole, poesie (prefazione di Maria Luisa Spaziani), 2004.
Cosmografie 59
ISBN 978-88-497-0487-7
Prezzo: euro 14,00
Pagine: 180
Categoria: letteratura africana / fiabe
Georges Lapassade
L'autobiografo
Il ricordo di sé scivola tra le pieghe della memoria e fiumi di inchiostro
Georges Lapassade, in questo suo ultimo lavoro, pone un nuovo problema in ciò che concerne la fenomenologia scritturale del raccontare e del raccontarsi, dal momento che un conto è la reificazione di oggetti gnoseologici, altro è la rappresentazione di sé medesimi, messi a nudo davanti a occhi non si sa fino a che punto maliziosi o disincantati. È attraverso il presente che Lapassade ci racconta il passato, ma lo racconta a se stesso, per capirci qualcosa di quel che è stato, di come è stato, di cosa gli è capitato. Per prendere coscienza di sé e degli altri. Una sorta di autoanalisi scrittoria che cerca di assemblare i frammenti mnemonici di tutta una vita, una sorta di recupero analitico che i suoi venticinque anni di analisi non gli hanno concesso.
Georges Lapassade (1924-2008), filosofo e sociologo, nei suoi percorsi di ricerca si è interessato di psicoanalisi e biologia (ha lavorato con Georges Canguilhem). Ha partecipato attivamente alla redazione della rivista “Argomenti” diretta da Edgar Morin e Kostas Axelos. È stato il padre fondatore in Francia della etnometodologia. È stato il primo sociologo ad aver lavorato sul rap. Per Besa ha pubblicato Derdeba (2003) e Gente dell’ombra (2007).
Astrolabio 23
ISBN 978-88-497-0569-0
Prezzo: euro 12,00
Pagine: 120
Categoria: saggistica
Giulio Di Luzio
A un passo dal sogno
Un libro che anticipa la tremenda attualità di Castel Volturno e della mafia dei Casalesi
Se dalla metà degli anni ’80 l’Italia registra un’impennata di presenze di immigrati, l’anno di svolta è certamente il 1989. Lo scenario, ma anche l’epicentro degli avvenimenti destinati a mutare il corso della vicenda immigratoria italiana, è un paesino del casertano, Villa Literno, in cui in estate si radunano migliaia di immigrati africani per la raccolta del pomodoro in uno spicchio di Sud arretrato e colonizzato dalla camorra. La piccola comunità vive con disagio i nuovi arrivi in un territorio gravato da carenze strutturali di servizi, acqua, fogna, viabilità. In questo contesto matura l’uccisione del giovane sudafricano di colore Jerry Masslo, trucidato da alcuni balordi in una baracca fatiscente. Ma Masslo non è un immigrato qualunque, bensì un rifugiato politico riconosciuto dall’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati, riparato in Italia grazie all’intervento di Amnesty International. Questo evento segnerà il punto di non ritorno nella storia dell’immigrazione italiana. Dopo la morte di Masslo non sarà più tutto come prima. L’Italia alzerà la testa.
Giulio Di Luzio è nato a Bisceglie, in provincia di Bari. Dopo anni di precariato giornalistico per Il Manifesto, su cui ha scritto di immigrazione e lavoro al Sud, ha collaborato con altri quotidiani. Ha pubblicato il saggio di denuncia operaia I fantasmi dell’Enichem – La lezione di civiltà di un operaio del petrolchimico di Manfredonia (2003 Baldini Castoldi Dalai Ed.), finalista V Edizione Premio Letterario Internazionale “Acqui Ambiente”, dedicato all’ambientalista nigeriano e attivista per i diritti civili, Saro Wiwa. Attualmente scrive su Liberazione.
Cosmografie 58
ISBN 978-88-497-0585-0
Prezzo: euro 14,00
Pagine: 168
Categoria: letteratura italiana
Ilide Carmignani
Gli autori invisibili
Il memorabile viaggio dei libri dallo scrittore al traduttore
Il volume raccoglie una serie di interviste sulla traduzione letteraria a scrittori, studiosi, editori, ma soprattutto a quella fascia di professionisti che danno voce italiana ai più importanti autori internazionali, da García Márquez a Naipaul, da Pennac a McEwan, da Coetzee a Ghosh.
Il libro, dallo stile fresco e immediato, raccontando il particolare mestiere del traduttore letterario, racconta anche la storia dei libri che leggiamo, di come sono nati e cambiati nel lungo viaggio dallo scrittore al loro autore “in seconda”, da altre culture alla nostra. Non mancano inoltre gli aneddoti sugli scrittori tradotti e le storie di vita vissuta in casa editrice.
Ilide Carmignani ha tradotto, per le maggiori case editrici italiane, autori come Borges, Cernuda, García Márquez, Sepúlveda. Nel 2000 ha vinto il I premio di Traduzione Letteraria dell’Istituto Cervantes. È consulente per la traduzione letteraria della Fiera del Libro di Torino.
Astrolabio 22
ISBN 978-88-497-0545-4
Prezzo: euro 14,00
Pagine: 164
Categoria: saggistica / teoria della traduzione
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