Parabola della vecchia tartaruga |
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Autore: Pepetela Collana: Cosmografie 72 Categoria: letteratura lusitana Pagine: 160 ISBN 978-88-497-0688-8 € 15,00 |
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“Parlo di una terra che non esiste. I fiumi, le montagne, le pianure possono anche avere nomi angolani. Ma la loro collocazione nello spazio è stata sovvertita dalla forza degli spiriti, nessuna cosa si trova dove dovrebbe. Sono impotente contro la volontà degli spiriti. Parlo di gente che non esiste. Parlo di Ulume, che in una lingua significa l’Uomo, ma non l’ho mai incontrato, in nessun posto. Né Munakazi, che in un’altra lingua significa la Donna, ha mai messo piede su questa terra. Parlo di un amore e di una trasgressione. Chissà forse la trasgressione non è mai stata possibile. Ma la granata è esistita, quella granata che delineò nel cielo spaventato dell’altopiano l’immagine della donna amata. Ma una granata, anche se con tale magia, può materializzare un Mondo? Parlo di lotte e di guerre che non sono mai esistite, perché anche solo evocarle può far tornare la barbarie. Perciò questo libro deve essere letto e dimenticato appena chiuso. Perché non svegli spiriti malvagi dell’intolleranza e della follia. I più vecchi lo sanno, non dobbiamo ricordare quello che non è mai accaduto”. Normal 0 0 1 98 559 4 1 686 11.773 0 14 0 0 Pepetela è il nome letterario, dallo pseudonimo adottato durante la guerra (pestana in umbundu), di uno dei più importanti scrittori contemporanei, l’angolano Artur Carlos Maurício Pestana dos Santos (Benguela, 1941). Dopo aver studiato in Portogallo e in Francia si laurea in Sociologia in Algeria. Nel 1969 combatte con il MPLA (Movimento Popolare per la Liberazione dell’Angola) nel quale avrà un ruolo nel Comitato Centrale. I suoi libri, tra i quali Muana Può, Mayombe, O cão e os caluandas, Lueji, A Geração da Utopia, O desejo di Kianda, gli valgono nel 1997 il Prémio Camões, già consegnato ai portoghesi Vergílio Ferreira e José Saramango e al brasiliano Jorge Amado. |
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