Si chiamava Jugoslavia |
|
Autore: Giacomo Scotti Collana: Riflessi 81 Categoria: Letteratura di viaggio/Balcani Pagine: 184 ISBN: 978-88-3629-011-6 Data di pubblicazione: maggio 2020 € 16,00 |
|
Mezzo secolo di viaggi sulle strade dei Balcani occidentali, in un mosaico di ricordi, incontri, istantanee di un mondo che si trasforma, che cambia pelle e nome. Dal 1957 Giacomo Scotti è tornato a più riprese in quelle terre, ne ha percorso quasi tutte le regioni muovendosi in treno, in aereo, in nave, salendo su auto e pullman, su biciclette e funivie, perfino in autostop. Un inquieto e avventuroso girovagare che allarga i confini dello spazio e del tempo, riallacciando due epoche divise da un anno: il 1991, l’anno in cui la Jugoslavia viene cancellata dalle carte geografiche, sbriciolata in stati e staterelli. Quella terra e la gente che la abitava hanno perso il loro nome, ma conservano ancora la loro bellezza, il folklore, i segreti e le tradizioni. Giacomo Scotti riprende i fili di questo mondo che non c’è più, o che semplicemente continua a vivere in un’altra forma, li riannoda e li cuce insieme in questo libro che è un po’ diario, un po’ mappa di un viaggio tutto da leggere. E da vivere.
GIACOMO SCOTTI, originario di Napoli e spostatosi in Istria nel 1947, vagabondo dal 1980 fra il paese natale e i Balcani, ha pubblicato in Italia e nell’ex Jugoslavia una ventina di opere che riguardano il mondo dell’infanzia e della favolistica. Per Besa sono già usciti Tornano fate e streghe. Nuove favole e leggende dell’Istria (2015), i due volumi di Favole e leggende dai Balcani (2017), Favole e leggende dall’est Adriatico (2018), Gli animali parlanti. Favole di autori serbi in versi e in prosa (2018, con una favola dello scrittore Premio Nobel Ivo Andrić), Favole e racconti popolari ungheresi (2019) e Un frate con li turchi. Un religioso italiano del ‘600 in viaggio nei Balcani (2019).
|
|
|
|