Fimmene. Storie di donne e caporali |
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Autore: Giulio Di Luzio Collana: Nadir 73 Categoria: Letteratura italiana/romanzo Pagine: 168 ISBN: 978-88-497-1116-5 Data di pubblicazione: giugno 2017 € 15,00 |
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Durante gli anni Sessanta, nel periodo delle grandi migrazioni verso le fabbriche del Nord, alcuni meridionali decidono di abbandonare le tute blu per tornare a casa. Nelle campagne pugliesi, infatti, si va estendendo un’inedita possibilità di lavoro: l’alternativa alle fabbriche si chiama caporalato, un sistema che gestisce schiere di braccianti uomini e donne costretti dalla miseria a spaccarsi la schiena sui campi, dopo viaggi infernali a bordo di furgoni scassati. Ad arricchire il romanzo, un’appendice con note storiche sul fenomeno del caporalato.
Giulio Di Luzio è nato e vive in Puglia. Antimilitarista e obiettore di coscienza, dopo l’impegno politico giovanile in Autonomia Operaia, trascorre dagli anni Novanta un lungo periodo di precariato giornalistico, scrivendo sulle testate “Bergamo-Oggi”, “il manifesto”, “Liberazione”, “la Repubblica” e il “Corriere del Mezzogiorno”. Ha già pubblicato i volumi: I fantasmi dell’Enichem (2003), finalista alla V edizione del Premio letterario AcquiAmbiente; Il disubbidiente. Il poliziotto che salvò gli ebrei (2008); Brutti, sporchi e cattivi. L’inganno mediatico sull’immigrazione (2011); Clandestini (2013), che ha ottenuto la menzione speciale al Premio Marisa Giorgetti; Non si fitta agli extracomunitari (2014) e il romanzo La fabbrica della felicità (2016). Per le edizioni Controluce, inoltre, è uscito A un passo dal sogno. Gli avvenimenti che hanno cambiato la storia dell’immigrazione in Italia (2016).
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