Come cambiò il quotidiano in seguito all’avvento delle Leggi razziali e in che modo le famiglie cercarono di sottrarsi alla deportazione: sono questi i temi e le domande cui cerca di dare una risposta il presente volume, nato da un lavoro di ricerca sul campo. Calivà, infatti, raccoglie qui una serie di interviste a gente comune che fu, suo malgrado, protagonista di quegli eventi. L’obiettivo è intrecciare la grande Storia e le piccole storie dei singoli, le vicende personali e private, anche familiari, che consentono di capire meglio quell’epoca riducendo la distanza emotiva e temporale che ci separa da essa. Il libro è strutturato in due parti: nella prima c’è la ricostruzione storica del periodo delle Leggi razziali e delle deportazioni naziste durante l’occupazione di Roma; nella seconda, trovano spazio le interviste agli ebrei della Capitale.
MARIO CALIVÀ, drammaturgo, poeta e scrittore arbëresh, attualmente vive a Piana degli Albanesi. Ha pubblicato le sillogi poetiche Percezioni, La luce dei punti lontani, Reading Poetico e Oltre l’oblio della voce. Nel 2017 è uscito il suo libro Portella della ginestra. Sedici sopravvissuti raccontano la strage. In Kosovo e Albania nel 2018 esce Rrëmbyesi dhe Ara, un dramma e un monologo in lingua albanese. Dal 2012 porta in scena le sue opere teatrali in lingua arbëreshe. Ha lavorato presso la redazione romana di Rai Cultura.
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